Di nuovo nell’alta Vallemaggia. La curiosità era nata lo scorso autunno quando, salendo verso l’Alpe Fiorasca, avevo sentito delle motoseghe in azione in direzione del Corte di Mezzo. Cartina, ricerca su internet…bisogna andare a vedere che cosa stanno facendo! Partenza da Brontallo non solo per risparmiare duecento metri di dislivello ma anche nell’eventualità di poter chiudere l’escursione scendendo da Spulüi e Schinghiöra. Inoltre a Brontallo non c’ero mai stato.
Brontallo da sola merita una visita: nucleo stupendo! Bisognerà tornarci per visitarlo nei particolari. Si son dati da fare con importanti interventi di recupero; terrazzi vigneti, mulino, vecchie abitazioni, orto didattico… e tutto ben segnalato. Complimenti.
Prendiamo il sentiero per Taneda, non demarcato, ma che non presenta difficoltà. Taneda un bel monte. Una volta all’anno l’erba viene ancora tagliata e si scorgono diversi interventi per rallentare l’avanzata del bosco. Grazie all’informazione di uno degli autori di questi lavori non dobbiamo scendere a riprendere il sentiero per il Monte di Fuori, ma possiamo raggiungerlo percorrendo un sentiero, in buono stato, non segnalato sulla cartina (inizio dietro la cascina bianca).
Monte di Fuori altra bella sorpresa. Posizionato in una conca esposta a sud con vista stupenda verso Cevio. Un unicum, almeno per noi, la fontana ottenuta da un tronco vuoto di castagno.
A Monte di Dentro ci accoglie un “benvenuti” (fa sempre piacere) ed un prato di genziane in fiore (meglio di così…). In alto a destra un cartello indica come proseguire. Nel bosco ci aspetta un comodo sentiero di recente costruzione con mezzo meccanico. Più avanti, entrando nella valle, il pendio si fa più ripido, il sentiero, sempre recente, più stretto, più in sintonia con l’ambiente circostante. A quota 1630 ca. s’incontra un piccolo cascinale in fase di recupero. Il sentiero torna ad essere “autostrada” fino a ca. quota 1740. Poi con alcuni tornantini e recenti scalinate si sbuca sul pianoro del Corte di Mezzo con le cascine in fase di ristrutturazione. Ecco da dove proveniva il rumore delle motoseghe! Secondo le informazioni trovate su internet da qui in avanti il sentiero bisognerà cercarselo invece, con sorpresa, riprende l'”autostrada” costruita l’anno scorso. Al piede delle rocce a quota 1880 ca. l’autostrada s’interrompe e inizia per una ventina di metri di dislivello uno stupendo (v.foto), a nostro avviso, recupero del vecchio percorso. Poi alcuni segni arancione indicano il vecchio percorso che a sua volta verrà ripristinato. Passiamo poco sopra le rovine del Corte di Cima e raggiungiamo la Bocchetta del Piètt. La meteo è molto incerta, meglio non fermarsi troppo e raggiungere il sentiero demarcato che già conosciamo a Spulüi.
Torniamo a Brontallo via Scinghiöra e Margonègia visitati nel 2016.
Anche questa volta torniamo soddisfatti e complimenti agli autori di questi recuperi.
Altre info:
hikr.org