Avevo deciso questa escursione alcune settimane fa mentre ammiravo il panorama dalla bocchetta del Pisone: dal versante opposto mi arrivavano richiami impossibili da dimenticare. Rimaneva qualche incertezza sulle condizioni del sentiero che da Piano di Peccia conduce a Corte di Fondo e così eccomi qua in compagnia di Romy.
All’imbocco del sentiero, sorpresa, uno striscione lo sbarra: transito vietato, taglio alberi! Speculando che siamo ancora nelle vacanze e che mi è già più volte capitato di trovare sentieri chiusi anche a lavori terminati, lo imbocchiamo. Mi aspettavo solo una traccia probabilmente con erbe alte invece un tipico sentiero di montagna in zona boschiva. La pendenza è di quelle che fan subito salire i giri del motore, ma non mi dispiace: pochi passi tanto dislivello!
Dopo una ventina di minuti ecco il motivo della chiusura: diversi alberi abbattuti ma nessun boscaiolo…ma forse è ancora presto. Infatti è in arrivo un elicottero ma noi abbiamo già oltrepassato la zona di taglio. Al ritorno abbiamo poi saputo che hanno trasportato i tronchi a valle.
Raggiungiamo le prime cascine a Corte di Fondo, per fortuna è già stato effettuato un bel lavoro di decespugliatore, altrimenti a causa dei romici (lavazz) e delle ortiche sarebbe stato problematico avvicinarsi alle costruzioni. Da qui fin quasi a Piatto di Cröis e poi verso Corte di fondo di Srodan il sentiero è ripulito. Complimenti! Ancora un piccolo sforzo, poi la diagonale senza problemi verso Piatto di Cröis. Poco prima delle due costruzioni pitstop rifornimento bioenergia centimetri quasi zero: scorpacciata di mirtilli e lamponi. L’ambiente è semplicemente meraviglioso*. Al verde dei giovani larici e dei pascoli fanno da cornice le innumerevoli tonalità di grigio delle stratificazioni del Pizzo Castello e del Pizzo della Rossa che richiamano ambienti d’altri continenti…a casa nostra!
Fatto il pieno imbocchiamo il bel sentiero che, solo in alcuni tratti un po’ danneggiati dall’acqua, ci porta a Pezze Grosse (2055).
Dopo una chiacchierata con il proprietario delle baite che sta completando alcuni lavori e una bella pausa per goderci questa magnifica regione ci avviamo verso la capanna Poncion di Braga dove, piacevole sorpresa, incontriamo dei compaesani.
Considerato che siamo solo a inizio pomeriggio, ecco il vantaggio di partire presto, andiamo a vedere com’è il sentiero, non demarcato, che scende sul versante sinistro sotto il Tanèda. Certamente, se ci sarà una prossima volta, lascerò perdere!
A quota 1701 m s.m. incontriamo il nuovo sentiero che scende dalla capanna. Ad un certo punto ci troviamo difronte all’imbocco di una galleria. Il sentiero brb entra in galleria per poi congiungersi con quello “vecchio” nel pto 1451. Noi decidiamo di imboccare quello verso Erta (attenzione!) e facciamo bene: una stupenda scalinata scolpita nella viva roccia taglia in diagonale il ripido pendio e inciso nella roccia il (i?) nome dell’esecutore.
Concludiamo la gita percorrendo la vecchia mulattiera (Ghéiba-S.Antonio) che meriterebbe un po’ più di manutenzione.
Escursione da *****!
**”La visione verso le cime intorno al Piatto è peculiare e entusiasmante. Rimango incantato. Pezze Grosse non è un luogo qualunque”. https://www.hikr.org/tour/post156643.html
*”Lucente, originale bastionata a forma di lama affilata (così appare a chi risale la Valle di Peccia o dal Piatto Cröis) che, con il Pizzo Castello, dà vita a un quadro spettacolare.”
Da: Giuseppe Brenna, Guida delle Alpi Ticinesi 2, pag.98.
2- di tanto in tanto traccia (sconsigliato, cespugli ed erbe alte).
3- nuovo sentiero brb
4- vecchia mulattiera
5- scalinata in roccia e iscrizione
cave di marmo
Moru & Romy