A. Crastumo 02.07.2010 R

Angone, Cascina di Laghetto, ripari antivalangari pzo.Erra (Alpe Crastumo). Rampichino

Angone

Cascina di Laghetto

Motto Crostel, pso Crastum
Rifugio Cons. Pzo Erra

Pzo Erra
La valanga arrivò fino laggiù!

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Con il decreto legislativo del 20 aprile 1994 il codesto lodevole Gran Consiglio approvava il progetto di premunizione valangaria del Pizzo Erra sopra Anzonico, il cui preventivo ammontava a fr. 45’000’000.00.

Parimenti autorizzava l’esecuzione della 1a tappa, preventivata in fr. 24’000’000.00, stanziando un sussidio di fr. 6’980’136.00.

Il messaggio n. 4200 del 19 gennaio 1994 riporta in modo esaustivo le considerazioni di carattere generale e gli interventi previsti dal progetto.

 A2.    Situazione geografica, storia e ente esecutore

Il villaggio di Anzonico è situato su un terrazzo della Valle Leventina a 1’000 msm.

Dalle pendici soprastanti, in particolare dal Pizzo Alto (2’356 msm) e dal Pizzo Erra (2’416 msm), nel passato si sono staccate numerose valanghe, fra le quali è doveroso annoverare quella del 1667 che causò la distruzione di parte del paese con ben 88 morti.

Nel frattempo, sul fondovalle, sono state realizzate 2 arterie di traffico d’importanza europea, e cioè:
ü        la linea ferroviaria del San Gottardo;
ü        l’autostrada N2 pure del San Gottardo.
La prima è stata toccata 2 volte dalle valanghe del 1951 e del 1986. Entrambe sono ancora minacciate da una potenziale valanga estrema.

 La volontà di affrontare questi pericoli è stata ribadita più volte sia a livello locale che a livello cantonale e federale. I primi ripari datano infatti del 1896. Nel 2005 il Consorzio Pizzo Erra, con lo scopo di costruire le opere di protezione, ha festeggiato il suo 75° anniversario. Lavori che hanno beneficiato del sostegno di Cantone e Confederazione.

 Fanno parte attualmente del Consorzio Pizzo Erra con sede ad Anzonico i seguenti interessati, beneficiari degli interventi di premunizione contro le valanghe:

  1. b)    la cura del bosco giovane – 13 ettari – con dirado della piantagione 1951 e cura dei ringiovanimenti naturali;
  2. c)il taglio di ringiovanimento – 1’267 mc – con interventi di taglio a buche per favorire la rinnovazione nei soprassuoli maturi con buone condizioni d’attecchimento e/o presenza di centri di rinnovazione.

Con gli interventi eseguiti si può affermare che si sono raggiunti gli scopi del progetto di massima per la 1a tappa.

L’attuazione di questa tappa ha comunque evidenziato che taluni lavori previsti nel progetto base potevano essere ridimensionati (in particolare le piantagioni grazie al favorevole sviluppo del ringiovanimento naturale nei corsi valangari) rispettivamente incrementati (in particolare il taglio nei popolamenti adulti/maturi per favorire la stabilità e il ringiovanimento).

da:  Messaggio 6219         13 maggio 2009  www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/odg-mes/word/6219M.DOC
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