A. di Camedo (Linescio) 22.11.2020

Escursione stupenda percorsa comunque da un velo di tristezza immaginando la povera gente che a questi ripidi pendii aveva legato la propria sopravvivenza. Tristezza nel vedere come molte di quelle fatiche, un esempio il nucleo di Tecc Filipign, stiano andando in completa rovina e un po’ di rabbia pensando alle pastoie burocratiche e ai divieti  che incontrano quei coraggiosi che tentano di mantenere ancora in vita qualcosa.

puntini gialli: sentiero praticamente inesistente/ puntini rosa: traccia ancora reperibile, faggeto/ cerchio rosa: stupendo passaggio su placche con tacche, da solo ripaga la fatica della salita. 

Tanto per ben cominciare…

Monte di Sotto (Muntzott)

L’architrave sopra la porta non dovrebbe cedere!

Monte

Muntzora (?)

ruderi lungo il percorso per Tecc Filipign
Tecc Filipign

Kilé ad kiou in taka piüda sicür!

Pian la Mazza

Un dettaglio mai visto!
Monito prima del passaggio sulle placche.

Passaggio su placche a la Puncia. Quanta punta e mazzòt per quatro furmagèl ma non c’erano alternative. Personalmente, qualcuno di quelli che dalla mucca statale non ne ricevono mai abbastanza, lo metterei qui , punta e mazzött, anche solo per una tacca. Accanto alle tacche per i piedi (sì, piedi e non scarpe, perché queste tacche avran visto anche molti piedi scalzi) ci sono tacche quadrate (nelle foto se ne scorgono 3) di una decina di centimetri di profondità in cui erano infissi dei paletti per un po’ di sicurezza. Grazie.
A. di Camedo con il rifugio.

Bolla

…e per ben finire!

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Un grazie particolare alla coppia di Monte per le preziose informazioni e al mio omonimo + figlio, incontrati a Pian la Mazza, per le informazioni ed averci fatto compagnia lungo una parte del percorso.

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© Moru & CCM