Salita all’Adula lungo la Via Val Malvaglia, decisamente la più spettacolare sebbene non la più facile. Oggi è stato possibile raggiungere la cima praticamente senza calpestar neve…comodo ma che tristezza. A dipendenza delle condizioni d’innevamento i ramponi potrebbero essere molto utili.
Il ghiacciaio assottigliandosi diventa sempre più ripido e i crepacci, in questo periodo, sono coperti da sempre meno neve: son finiti i tempi in cui, lungo la via normale, si raggiungeva la cima in scarpe da ginnastica (nostri ricordi).
Si dice che la montagna renda migliori. Non è affatto vero: la montagna non fa altro che evidenziare i nostri pregi e i nostri difetti. La prova? Giornata stupenda, panorama magnifico, arriviamo in vetta felici, salutiamo: nessuna risposta! Ah, forse avremmo dovuto salutare in tedesco.
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Oss.: la Via Val Malvaglia è certamente spettacolare ma richiede estrema prudenza. Bastano poche gocce o un po’ di brina per aumentarne sensibilmente la pericolosità.
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L’orante della Val Malvaglia. Ai piedi della parete della Cima del Laghetto dovrebbe trovarsi questa figura antropomorfa schematica delle dimensioni,sembra, di una decina di centimetri. Personalmente l’ho cercata parecchie volte, son salito anche appositamente, l’ultima volta il 15 agosto scorso con un amico, ma non l’ho mai trovata.
P.S.: se le due gentil Signore che il 4 agosto scorso sembra l’abbiano trovato (anche senza bere un buon grappino) dovessero leggermi, sarei loro grato se mi contattassero (tirascarpuh@gmail.com). Ferruccio
© Moru & Soci