Si trovava ai primi posti nella lista dei ” assolutamente da fare” e si è piazzato ai primi posti anche nella lista dei più emozionanti e non era così facile! Dopo diversi rinvii finalmente arrivati. Giornata splendida. Colori autunnali. Percorso favoloso. Da lasciarti senza fiato-non solo per la fatica- i passaggi estremamente aerei della prima parte con un susseguirsi di stupende scalinate e tacche nella roccia. Màter, Launc, Chient magnifici. La straordinaria bellezza dell’ambiente percorso non può comunque far dimenticare la durissima vita di chi è stato costretto a sfruttare un ambiente così ostile per sopravvivere*.
Sentieri: non demarcati ma ottimamente mantenuti. Da percorrere con estrema attenzione soprattutto in discesa. Attenzione alle foglie secche e, a dipendenza del periodo, brina, ghiaccio o placche bagnate. Ovviamente astenersi se sofferenti di vertigini.
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Complimenti ai privati e agli enti pubblici (patriziati in prima fila)che si adoperano per mantenere agibili e valorizzare questi straordinari percorsi. È anche il modo per dimostrare il proprio rispetto verso coloro che ce li hanno costruiti e tramandati.
Approfondimenti:
Giuseppe Brenna e Luigi Martini, Alpi di Val Bavona, Sui sentieri dei padri, SalvioniEdizioni e Armando Dadò Editore.
* Per fortuna quei tempi son passati e oggi c’è chi si lamenta di soggiornare per qualche mese,con vitto e alloggio pagato a Piano di Peccia!!
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© Moru & CCM