3.45 Partenza da Malvaglia – 6.30 Sass-Fee – 7.20 preso la funivia e poi la seconda fino a Felkinn – 7.40 tunnel per prendere il Metrò Alpin – salita fino Mittelallalin 3457, senza scendere ritorno a circa metà e scesi a una finestra di servizio per raggiungere alle 8.00 il ghiacciaio Hohlaubgletscher 3200, che attraversiamo con ramponi e incordati, per poi salire la cresta est – 11.00 all’attacco in facile arrampicata del misto roccia/neve – 12.00 in vetta – uno sguardo a 360° Alphubel, Täschhhorn, Dom, Weissmies, Strahlhorn, Rimpfischhorn, Cervino – pausa rigenerativa e alle 13.00 inizio della discesa per la via normale passando attraverso i seracchi o sul bordo di grossi crepacci, non senza pensare alla stupenda sciata che si potrebbe fare su questa neve polverosa – 13.45 siamo sulle piste oramai vuote, con solo quattro gatti al lavoro di spostamento neve, per tener chiuse i crepacci, e battitura – 14.15 finalmente al Mittelallalin , togliere i ramponi depositare il sacco e godere una coca nel ristorante girevole, riguardando il panorama sia sulla salita che sulla discesa – dopo mezzo giro alle 16.00 sacco in spalla e discesa col metrò e le funivie fino a Sass-Fee, giro in paese e un buon caffè, ritorno via Nufenen con fermata poco positiva in un consigliato ristorante di Ulrichen. Grazie a Ces e Danny per avermi sostenuto durante la salita. È stato bello !!!!!!!!!!!!!
Ces, Danny, Ccm
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Sass-fee Allalinhorn-Hohlaubgrat (Cresta est), 03/07/2011
Regione Svizzera Partenza Saas Fee (1792 m) Quota attacco 3030 m Quota arrivo 4027 m Dislivello della via 997 m Difficoltà PD ( pendenza 40° / II in roccia ) Esposizione in salita Est Rifugio di appoggio Britannia Hutte Attrezzatura consigliata 4 Rinvii+materiale per assicurare (gi-gi+vaschetta), picozza, ramponi, corda Itinerari collegati nessuno Rischio valanghe 1 – Debole Condizioni Eccellenti Valutazione itinerario Eccezionale Commento Visto che in rete si trovano mille relazioni attendibilil, rimando a quelle. Solo alcune informazioni pratiche:
1) alla Britannia Hutte la cucina riesce a strappare un 6 stretto (ma la qualità del servizio negli altri rifugi in zona è un’altra storia…)
2)è meglio non fare gli svizzeri: la sveglia alle 4 e colazione con comodo sono più che buone per arrivare in vetta. Visto che, comunque, si trova la coda al passo su roccia. Consiglio max 4 rinvii e che il primo si tenga a portata di mano la picca (ai secondi non serve a niente!). Noi l’abbiamo spezzata in 2 tiri brevi: il primo fuori dal canale su un terrazzino ed il secondo dopo il traverso.Farlo in 1 solo tiro crea un tiraggio mostruoso della corda.La chiodatura è fatta con spit singoli e maillon.
3)Viste le ottime condizioni di inenvamento noi, invece di seguire la relazione (e le altre cordate) che fa percorrere la cresta integrale con un lungo tratto intermedio su sfasciumi, abbiamo salito il nevaio a dx e ripreso la traccia che arriva dall’intermedio di MetroAlpin: facendo così, e con un pò di occhio, siamo sempre stati su neve neve fino alla roccia da scalare.
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